Un esempio per la Tate Modern
I padiglioni di arte nuova a gestione privata rendono accessibili al pubblico, da oltre 25 anni, pregiatissime opere della «nuova» arte europea e americana. La peculiarità di questi padiglioni è la concezione omogenea che lega in modo convincente l’arte e il locale.
Nell’atmosfera ricca di ispirazione dei padiglioni di arte nuova, opere prime del periodo di profondo mutamento intorno al 1965 esprimono in una presentazione esemplare e duratura l’intero potenziale del proprio splendore creativo. Sono rappresentati artisti come Robert Ryman, Bruce Nauman, Mario Merz, Joseph Beuys, Sol LeWitt o Carl Andre, che possono essere conosciuti direttamente con rappresentativi gruppi di lavoro.
Come «Modell Schaffhausen» (modello Sciaffusa) e prima trasformazione coerente di uno stabile industriale in luogo d’arte, i padiglioni di nuova arte sono un museo secondo la concezione dagli artisti. Attirano l’attenzione ben oltre i confini svizzeri e hanno ispirato in tutto il mondo progetti successivi, tra cui la Tate Modern a Londra o l’Andy Warhol Museum di Pittsburgh.